giovedì 13 dicembre 2007

ANNI 40


Durante la seconda guerra mondiale i tessuti e le materie prime cominciano a scarseggiare.Bisogna arrangiarsi.Ritorno a una moda semplificata ma con l’uso di alcuni espedienti, come le spalline.La guerra crea disastri; le città si spopolano, manca l’elettricità, ci sono situazioni drammatiche. Permettersi una messa in piega non è più possibile: vanno di moda i turbanti.Durante la guerra la moda è limitata, le riviste suggeriscono di riadattare i capi vecchi.Si tagliano le gonne per farci vestiti da bimbo e sciarpe. Si diffonde la campagna propagandistica: “ Make - doand Mand” ( adattare e riparare ).La parola d’ordine è “razionamento”.C’è poca stoffa. Solo tacchi bassi. Bisogna limitare i consumi. Le taglie vengono standardizzate.Non ci sono più materiali come la seta e il nylon perciò le donne usano calze di cotone.Alcuni rimedi estetici sono dipingersi con l’inchiostro una linea nera sulle gambe affinché assomigli a quella del rigo delle calze di nylon, o pizzicarsi le guance per avere l’effetto del phard.




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